COMUNICATO STAMPA
I piccoli proprietari non possono che condividere la sentenza del Consiglio di Stato n. 2928/2025,
che distingue in maniera netta la locazione breve, senza fornitura di servizi, dall’attività turistica
esercitata in forma imprenditoriale e boccia i divieti alle locazioni brevi messe in atto da numerosi
Comuni. “Si stava creando – dicono il Presidente Nazionale U.P.P.I. Fabio Pucci e il Segretario
Generale Jean-Claude Mochet – una rete di norme locali (anzi, localissime) in totale difetto di
legittimazione, che limitavano un diritto sacrosanto come l’affitto nelle forme e nelle norme del
Codice Civile”.
Vale la pena di ricordare le parole dell’estensore della sentenza, Francesca Picardi (che proviene
dai ranghi della Cassazione): “nel quadro normativo attuale, l’attività di locazione di immobili,
anche a finalità turistica, che sia esercitata in forma non imprenditoriale, essendo un atto
dispositivo dell’immobile, riconducibile al diritto del proprietario ed alla libertà contrattuale, non
ricade nell’ambito dell’art. 19 della legge n. 241 del 1990 e non è soggetto a poteri prescrittivi ed
inibitori della pubblica amministrazione, salvo previsioni specifiche, collegate a particolari
categorie di immobili.”
Un principio chiaramente valido per tutti i contenziosi in corso che restituisce la libertà
contrattuale ai cittadini. Questo principio non lede, d’altra parte, la libertà dei Comuni di
intervenire per evitare che i centri storici si svuotino e diventino degli alberghi diffusi.
L’UPPI ritiene che la politica non possa scaricare sui piccoli proprietari le difficoltà di trovare
inquilini che paghino regolarmente l’affitto e, non dimentichiamolo, quelle di eseguire gli sfratti in
tempi ragionevoli.
Roma, 24 aprile 2025
Il Segretario Generale ed Il Presidente Nazionale
Dr. Jean-Claude MOCHET – Avv. Fabio PUCCI